Sogni

mostra sogni pescara
22 Dic

Si chiama “Sogni” ed è davvero un tuffo onirico nel colore la personale che Simone D’Amico inaugurerà sabato prossimo, 13 gennaio, nelle sale espositive del Museo delle Genti d’Abruzzo, in via delle Caserme, a Pescara.


Una collezione espressione di grande vitalità e di una ricerca che nel corso degli anni lo ha portato ad ispirarsi ad autori di ogni tempo e ogni corrente artistica, filtrandoli attraverso la sua interiorità ed il suo vissuto quotidiano. L’artista abruzzese (Simone D’Amico è nato e vive a Sulmona) esplora anche altri generi espressivi, come la scultura e il disegno, lavorando sui materiali sempre in maniera originale, ma è nella pittura che trova il linguaggio che gli consente di esprimere meglio le sue emozioni.

Biografia

Simone D’Amico nasce a Sulmona il 10 giugno 1971. Sin da ragazzo mostra delle spiccate doti artistiche che coltiva da autodidatta, ispirandosi ad autori di ogni tempo e corrente artistica. Passando attraverso la scultura ed il disegno, è nella pittura che trova il linguaggio privilegiato per comunicare la sua Arte.


I colori brillanti e vivi delle sue produzioni si fondono per dare vita ad una pittura astratta che prende spunto da un vissuto profondo e le sue opere sono espressione di vita, di momenti del quotidiano, di ricordi ed emozioni che si sprigionano dalla forza della dinamicità del reale.
Negli anni Simone D’Amico ha esposto in collettive d’arte in alcuni dei centri culturali piu importanti d’Italia, ma negli ultimi anni predilige esposizioni personali che accompagnano lo spettatore in un viaggio nel suo mondo fatto di emozioni.

NOTA – testo critico

NOTA – testo critico di Valentina Venti

Simone D’Amico è un artista che non ama rappresentare il reale secondo i canoni tradizionali dell’arte, perché un dipinto deve rappresentare un’emozione e tutto deve contribuire a questo scopo. Nelle sue tele anche i corpi hanno spesso delle caratteristiche estremizzate perché tutto deve rendere il più chiaro possibile il messaggio che l’artista vuole comunicare e l’emozione che vuole condividere.
Ogni opera parte sempre da uno schizzo su carta che riguarda le figure principali; poi questi disegni diventano opere d’arte realizzate su supporti di diversa natura (tele, legno, sassi, manichini), ma il colore è sempre l’acrilico.

La scelta dell’acrilico delinea, non a caso, il messaggio dell’immediatezza, del qui ed ora. Perché se da una parte il tempo di asciugatura rapido permette un lavoro di ritocco immediato ed un’aderenza ottimale al supporto, dall’altra l’acrilico offre la possibilità di osare, di comunicare con pennellate leggere e delicate, ma anche di esagerare con la quantità. Tutto questo aiuta a trasmettere l’istante, fissando l’emozione nel tempo.

Tratto caratteristico di Simone D’Amico e il suo modo personale di rappresentare occhi e sguardi. In questo modo l’artista riesce ad esorcizzare la sua paura del giudizio della gente, anche se nella maggior parte dei casi quelli presenti nelle sue opere non sono occhi che giudicano, ma occhi di chi è alla ricerca di una risposta.

Simone D’Amico, infine, crede nella soggettività dell’arte lasciando allo spettatore piena liberta di interpretazione, perché la vera Arte è e quella che emoziona e l’emozione è personale, come lo è la Vita.

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Chi siamo

Il Museo delle Genti d'Abruzzo di Pescara, articolato in 13 grandi sale espositive, traccia la storia dell'uomo in Abruzzo dal suo primo apparire come cacciatore paleolitico fino alla rivoluzione industriale ed alla conseguente cesura del millenario rapporto e adattamento economico e culturale con l'ambiente caratterizzato prevalentemente da montagne.

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